lunedì 13 gennaio 2020

Thunderstruck - Joanne Bonny


Trama
Ultima serata di vacanze prima del fatidico ritorno a scuola, eppure Ester non potrebbe essere più felice. Robin, il ragazzo del quale è perdutamente innamorata da quattro anni, le ha finalmente chiesto di uscire insieme. Ma quella che doveva essere la sera più magica della sua vita, si trasforma in una sequela di disastri, delusioni, lacrime e figuracce... e come se non bastasse, la povera Ester viene perfino centrata in pieno da un gigantesco fulmine!
Dopo quella serata, però, tutto cambia. Il fulmine ha trasmesso a Ester dei superpoteri, e la giovane viene ingaggiata dai servizi segreti per far parte di un gruppo di supereroi a protezione della città di Domino: i Formidabili 5!
Gli altri membri della squadra sono Luke, l'affascinante leader del gruppo per il quale Ester si prende una folle cotta, Will, un simpatico nerd capace di vedere il futuro, la snob Cindy, dal caratterino... bestiale, e lo scontroso Alex, che da subito non prende in simpatia la nuova arrivata.
La loro missione è sconfiggere lo scienziato Theodore Locke, ovvero l'uomo che ha modificato i loro DNA dotandoli di superpoteri, e che adesso è intenzionato a creare un superesercito per conquistare Domino.
Riuscirà l'eroina più improbabile della storia a proteggere la città? E soprattutto, riuscirà il suo cuore a decidere tra Luke e Alex?

Recensione
Di nuovo Joanne? Sì, di nuovo lei.
Ma sapete, ho questa lieve forma di esigenza cronica di divorare qualunque storia di una scrittrice in grado di coinvolgermi e lei è senza dubbio una di queste.
In Thunderstruck cambiamo totalmente genere rispetto ai libri precedenti, ma ciò non influisce minimamente sul pensiero alquanto positivo ormai radicato nei suoi confronti, semmai lo rafforza maggiormente.
Joanne è riuscita a lasciarmi ancora una volta senza parole per l'abilità con cui mischia gli ingredienti per farti vivere molteplici emozioni nel corso della storia, trasportandoti dentro le pagine con una naturalezza strabiliante.
Ma partiamo dal principio.
Ester è una di quelle persone che tutti dovremmo avere come amica, quella sognatrice incallita e vergognosamente spensierata capace di strapparti un sorriso nonostante tutto. Mi sono ritrovare a scoppiare a ridere nel cuore della notte, trattenendo le lacrime per il suo essere semplice, priva di fronzoli inutili, così se stessa. E ho amato la sua caparbia nell'affrontare gli intoppi, mostrando una forza d'animo ineguagliabile.
Sono del pensiero che il punto di forza di questa storia sia soprattutto la leggerezza con cui viene narrata, l'ironia frizzante con cui Ester racconta le vicende senza mai cadere sul noioso o banale e solitamente è un particolare che nei fantasy non si trova, motivo per cui l'ho divorato in poche ore.
Non vorrei scendere nei dettagli di ciò che accade, conoscendomi vi svelerei alcuni dettagli fondamentali senza rendermene conto e sono una di quelle persone che odia profondamente gli spoiler, per cui da me non ne avrete nemmeno uno.
Vi posso dire però che anche qui ho trovato una realtà che non sempre osserviamo per come si presenta, abbellendola di illusioni solo per non rimanere delusi.
Ci sono apparenze che quando vengono buttate giù sbriciolano le convinzioni che lentamente ti eri costruita e ricominciare daccapo sembra un traguardo impossibile, non rendendoci conto che a volte basta una mano tesa nella nostra direzione per rialzarci più forti di prima.
Mi piace pensare che questa storia parli anche di diversità, del non sentirsi pienamente accettati dalla società durante l'adolescenza per non rispettare le linee guida imposte, per avere colori dentro il petto e sogni ambiziosi negli occhi. Essere diversi non sempre è un male, sono le sfumature a renderci unici e dovremmo farle brillare invece che nasconderle per paura, affrontare il mondo per vederlo cambiare.
Accettare se stessi è il primo passo per la felicità.
Non mi resta da dire nient'altro se non #TeamAbatjour e #TeamAlester.

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